Pagine di una storia comune racconta la storia di ognuno di noi e quella dell’umanità intera, attraverso una piattaforma di video narrazioni che raccoglie racconti da tutto il mondo, per promuovere la narrazione a voce alta e l'incontro tra culture.
L’OMS e l’importanza della protezione dei minori dagli abusi
L’organizzazione Mondiale della Sanità definisce gli abusi sessuali su minori come il coinvolgimento di un bambino attività sessuale che lui/lei non capisce pienamente e a cui non è in grado di dare il suo consenso o per il quale il bambino o la bambina non è preparato in base al suo grado di sviluppo o che violano le leggi o i tabù sociali.
Le conseguenze negative degli abusi sessuali su minori sono enormi, includono danni fisiologici, psicologici, sociali ed educativi.
Nonostante la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia afferma esplicitamente che gli abusi sessuali sui minori sono reati punibili dalla legge e afferma il diritto del bambino ad essere protetto da tutte le forme di abusi e sfruttamento sessuale, tali atti sono tra i meno riconosciuti e meno studiati in Etiopia.
Uno dei pochi studi disponibili condotti dalla Child Protection Units of Addis Ababa Police Commission con tre ONG che operano a livello locale tra il 2005 e il 2006 evidenzia che sul totale dei crimini riportati commessi contro dei minori, nel 23% dei casi si tratta di abuso sessuale su minori. Lo stesso studio sottolinea come molti di questi abusi vengano commessi da persone facenti parte della cerchia di conoscenti del minore (Jibril Jemal, 2012 “The Child Sexual Abuse Epidemic in Addis Ababa“).”
L’estrema povertà costringe una larga parte della popolazione a vivere in condizioni insicure, promiscue, condividendo spazi estremamente piccoli in zone molto popolose prive di ogni servizio base. Spesso si tratta di famiglie monoparentali, madri sole senza un’occupazione fissa costrette a lottare per la propria sopravvivenza e quella dei loro figli, lavorando a giornata o inventandosi piccole attività.
I minori abusati e le loro famiglie necessitano di protezione, assistenza medica, psicologica e sociale per evitare il ripetersi dell’abuso e intraprendere il percorso di cura, riabilitazione e reinserimento sociale.
Per rispondere a queste necessità dal 2002 abbiamo realizzato il programma Fiori che Rinascono, che dal 2022 diventa Fiori che Sbocciano, in collaborazione con il partner locale IFSO (Integrated Family Services Organization).
Obiettivo
Favorire la prevenzione e proteggere, accogliere, curare e riabilitare i minori vittime di abusi sessuali ad Addis Abeba.
Come interveniamo
Con attività di sensibilizzazione e educazione svolte attraverso un Child Abuse Treatment Center, un centro multiservizi per la cura e il sostegno vittima di violenza sessuale garantisce ai piccoli assistenza psicologica, medico-sanitaria, sociale e legale. I nostri interventi prevedono:
- Assistenza medica e legale;
- Riabilitazione psicologica con percorsi di terapie;
- Azioni di informazione, sensibilizzazione e prevenzione nel contesto famigliare, scolastico e comunitario delle vittime;
- Accoglienza in case famiglia dei bambini e delle bambine a rischio di ripetizione dell’abuso;
- Sostegno psicosociale e arte terapia.
“L’emozione più grande? Incontrare Tehsale, il ragazzo orfano che ho adottato quando aveva 13 anni.
, Volontaria Il Sole
Oggi ne ha 31 ed è laureato in informatica.”
Dal 2022, grazie al passaggio a Fiori che Sbocciano, verranno organizzate delle formazioni di educazione all’affettività, comunicazione non violenta e autostima per i bambini e le bambine vittime di abusi. Per poter integrare questi cambiamenti nella vita della comunità, le formazioni saranno destinate anche alle famiglie, agli abitanti locali ed ai collaboratori governativi, sulle tematiche di sensibilizzazione alla violenza di genere, la gestione dei traumi e corsi di capacity building per assistenti sociali e corpo di polizia.
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